Alimentazione in oncologia
Il 4 Febbraio 2023 è stato celebrato il WORLD CANCER DAY ed il 26 gennaio 2023 è stato adottato il Piano oncologico nazionale, un documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027 che trovate sul sito del Ministero della Salute. Uno dei temi è quello della PREVENZIONE PRIMARIA che rientra nel mio lavoro in quanto parliamo di promozione di una sana alimentazione e di una regolare attività fisica oltre che di lotta al tabagismo ed al consumo dannoso di alcool. In sintesi, si parla di STILE di VITA che può ridurre del 30% la probabilità di ammalarsi di cancro.
Di fatto In Italia si parla di 65.000 decessi evitabili con stili di vita corretti e secondo il World Cancer Research Fund (WCRF) circa un terzo delle neoplasie più comuni potrebbe essere evitato modificando lo stile di vita e le abitudini alimentari. Il report del 2018 del WCRF sottolinea tra i punti principali l’importanza di mantenere un peso ideale in tutte le fasi della vita, essere fisicamente attivi, limitare il consumo di alimenti trasformati ricchi di grassi, amidi o zuccheri, inclusi fast food, snack e dessert, non consumare zucchero o bevande zuccherate, limitare il consumo di alcool e mantenere una dieta variata costituita in modo prevalente da cibi vegetali ricchi di fibre (verdura, frutta, cereali integrali, legumi e semi oleosi o frutta a guscio), limitando soprattutto il consumo di carne rossa.
E’ ovvio che anche l’inquinamento ambientale sta incidendo sempre di più e l’OMS considera l’inquinamento atmosferico come il principale fattore di rischio ambientale per la salute.
A livello alimentare non è da sottovalutare l’impatto di pesticidi e sostanze chimiche in genere che possano inquinare la catena alimentare, considerando che i prodotti fitosanitari possiedono diversi gradi di tossicità acuta ed alcuni hanno mostrato di produrre probabili effetti a lungo termine mutageni, teratogeni o cancerogeni
In sostanza, una dieta sana e varia, ricca di frutta e verdure di diverso colore e qualità, di cereali integrali e legumi e povera di carne rossa, in particolare salumi e insaccati, oltre che di zuccheri semplici ed alimenti processati, è uno dei fattori in grado di prevenire l’insorgenza del cancro e delle sue recidive.
Anche l’attività fisica è importante sia in prevenzione sia per chi ha avuto un tumore perché contribuisce a dare forza all’organismo e al sistema immunitario, oltre che aiutare a mantenere il peso nella norma, tenendo presente che l’obesità aumenta il rischio di ammalarsi soprattutto di alcuni tipi di cancro (per es. il tumore della mammella in post-menopausa, della prostata, del colon-retto, dell’ovaio, dell’endometrio, del rene e del pancreas).
Dovremmo aggiungere stress ed emozioni a tutto questo ma si aprirebbe un altro capitolo che rimanderò ad un articolo dedicato.
Quando ci si ammala le indicazioni alimentari consigliate non sono più quelle della prevenzione ed alle persone a cui è stato diagnosticato un cancro dovrebbe essere data la possibilità di consultare un operatore sanitario adeguatamente formato per monitorare lo stato nutrizionale al fine di prevenire e trattare la malnutrizione, ottimizzare e consolidare gli effetti della terapia antitumorale, limitare gli effetti collaterali, migliorare la qualità della vita e prevenire le complicanze delle terapie antitumorali.
NON E’ PIU’ POSSIBILE DIRE AD UN MALATO DI CANCRO: “MANGI UN PO’ DI TUTTO”.