Camminare nella natura, effetti sul metabolismo e sulla salute fisica e mentale
Le malattie legate allo stile di vita (malattie cerebrovascolari, cardiovascolari, neurologiche, ipertensione, diabete, cancro, ecc.) sono il risultato di mancanza di esercizio, alimentazione non sana ed equilibrata, fumo, alcool, ecc. e sono legate ad un rischio di mortalità complessiva più elevato.
Tutti sappiamo che l’attività fisica migliora la nostra salute e la qualità della nostra vita ma, secondo la definizione basata sui correnti standard OMS, nel biennio 2022-2023 tra gli adulti residenti in Italia i “fisicamente attivi” sono il 48% della popolazione, i “parzialmente attivi” il 24% e i “sedentari” il 28%. L’attuale raccomandazione dell’OMS raccomanda ad adulti e ultra 65enni di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata o 75 minuti di attività intensa o combinazioni equivalenti delle due modalità.
Chi mi conosce sa quanto io, pur essendo amante della danza, della vela, dello yoga e di altri sport, apprezzi moltissimo il trekking in natura avendone sperimentato personalmente enormi benefici in termini di salute fisica e mentale. Si tratta di un’attività a basso costo, accessibile a tutti, a basso rischio di infortuni e socializzante qualora la si pratichi in gruppo, aspetto da non sottovalutare.
Nel mio lavoro a studio, l’argomento “attività fisica” lo affronto sempre ma mi rendo conto che spesso ci si trova a ripiegare su un’attività fisica svolta in palestra, vissuta come una “contromisura” ad uno stile di vita erroneo, qualcosa da fare “forzatamente” per perdere peso, ritrovare la salute, ecc. che talvolta diventa addirittura uno stress aggiuntivo. Ovviamente non ho nulla contro l’attività fisica svolta in palestra, sicuramente benefica soprattutto se seguiti da professionisti qualificati, ma sono personalmente convinta che gli ingredienti “passione” e “piacevolezza”, possibilmente in “natura”, facciano la differenza, in quanto il beneficio va a coinvolgere l’abbassamento dello stress e la salute mentale in maniera incisiva.
Camminare è un’attività adatta anche per la parte di popolazione a più ad alto rischio in termini di salute, come quella obesa e sedentaria, “avanti” con l’età per cui non sorprende che camminare sia diventato o dovrebbe diventare un pilastro delle strategie di promozione dell’attività fisica.
Ci sono istituti come il National Institute for Health and Clinical Excellence che hanno prodotto delle linee guida (2012) per promuovere la camminata per scopi ricreativi e di viaggio dove si elencano i benedici fisici, tra i quali:
- Riduzione del rischio di malattie coronariche, ictus, cancro, obesità e diabete di tipo 2.
- Mantenimento di un apparato muscolo-scheletrico sano.
- Promozione del benessere mentale.
Ci sono diversi studi che comprovano il miglioramento di diversi marcatori di rischio cardiovascolare, tra cui la capacità aerobica, la pressione sanguigna sistolica e diastolica e l’adiposità (circonferenza della vita, percentuale di grasso corporeo e indice di massa corporea) in adulti precedentemente inattivi ma sani, per cui possiamo evidenziare il ruolo della camminata regolare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Camminare aumenta inoltre la resistenza muscolare, la flessibilità ed ha anche effetti diretti sul metabolismo di un individuo, favorendo la diminuzione del peso corporeo e diminuendo la probabilità di sviluppare una sindrome metabolica.
In particolare, ci sono studi che individuano il “camminare a lunga distanza” come un possibile rimedio per la salute mentale, con effetti benefici su vari aspetti del disagio mentale come stress, depressione e ansia.
In sintesi, quando accoppiamo gli effetti benefici dell’esercizio e quelli dell’esposizione alla natura che ci ispira sentimenti positivi, possiamo parlare di “esercizio verde” che migliora il tono dell’umore ed abbassa i livelli d’ansia…del resto quanto spesso riscontiamo che stress ed ansia non ci aiutano nemmeno a livello metabolico.
Personalmente considero camminare nel verde una vera e propria terapia ed un valido strumento di prevenzione e promozione della salute ed ho pensato di proporvi un’attività di trekking giornaliera dove entrare in contatto con la Natura con consapevolezza e scoprire il mondo delle erbe spontanee che ogni stagione ci offre, approfondendo le loro proprietà, utilizzo in cucina, miti e curiosità. STAY TUNED
BIBLIOGRAFIA
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Martin Mau, Anders Aaby, Søren Harnow Klausen and Kirsten Kaya Roessler 2021 Are Long-Distance Walks Therapeutic? A Systematic Scoping Review of the Conceptualization of Long-Distance Walking and Its Relation to Mental Health Int. J. Environ. Res. Public Health 2021, 18(15), 741; https://doi.org/10.3390/ijerph18157741
Jamshid Najafian, Noushin Mohammadifard, Farahnaz Fatemi Naeini , Fatemeh Nouri 2014 Relation between usual daily walking time and metabolic syndrome Niger Med J. 2014 Jan-Feb;55(1):29–33. doi: 10.4103/0300-1652.128156
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