Raccomandazioni Fondo Mondiale Ricerca sul Cancro
Revisione 2018 delle raccomandazioni del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, salute dell’Uomo e dell’Ambiente
Nel 2018 è uscito l’aggiornamento delle raccomandazioni del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF World Cancer Research Fund) che da anni si occupa di fare una revisione sistematica di tutta la letteratura scientifica con criteri standardizzati allo scopo di studiare in che misura dieta, attività fisica e composizione corporea possano modificare il rischio di tumore.
L’andamento dei tassi di cancro fa parte di un più ampio fenomeno globale di aumenti delle NCD ‘Non Communicable Diseases’, ovvero malattie che non si contraggono con infezioni ma sono causate da stili di vita non corretti, che pertanto sarebbero prevenibili e che, oltre al cancro, includono diabete, malattie respiratorie croniche e, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, malattie cardiovascolari. Molte di queste malattie condividono gli stessi fattori di rischio: dieta non sana, sovrappeso e obesità, inattività fisica, consumo di alcool, uso di tabacco.
La correlazione tra obesità e molte malattie (come ad esempio ipertensione, dislipidemie, ictus e tutte le malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, cancro, problemi muscoloscheletrici e digestivi, ecc.) è ormai accertata e sicuramente il controllo del peso rimane una raccomandazione fondamentale confermata nel nuovo rapporto da affrontare attraverso il cambiamento dello stile di vita a partire da dieta ed attività fisica.
Nel rapporto oltre a raccomandare un’attività fisica regolare e una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi si raccomanda anche la limitazione del consumo di carne, alcol, fast food, cibi raffinati e soprattutto bevande zuccherate (cibi ad “alta densità” energetica). Si parla anche di allattamento, integratori ed alimentazione dopo aver contratto la malattia.
Mi riservo di approfondire queste raccomandazioni in un prossimo post perché sento l’esigenza di soffermarmi su un altro punto che viene evidenziato dal rapporto stesso e che mi sta a cuore fin dai tempi in cui, prima di occuparmi di nutrizione, mi laureai in Scienze Naturali (molti anni fa!) proprio spinta da questo “amore” per questa Madre Terra, consapevole del fatto che distruggerla vuol dire distruggere “noi stessi”.
Il punto è NUTRIRE IL PIANETA SENZA MANGIARLO, consapevoli del fatto che Sostenibilità e Salute sono strettamente correlate.
Nel rapporto 2018 del FONDO Mondiale per la Ricerca sul Cancro si sottolinea che:
“Il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo è probabilmente il determinante più importante della salute umana e ambientale in tutto il mondo. La malnutrizione, sia sottoforma di sottoalimentazione che di iperalimentazione, a cui sono correlati obesità ed NCD, colpisce miliardi di persone a livello globale e si accompagna a importanti cambiamenti ambientali
La produzione alimentare è responsabile, direttamente o indirettamente, dal 19 al 29% di tutte le emissioni di gas serra, utilizza il 70% delle acque dolci disponibili e costituisce una fonte importante di inquinamento ambientale. In particolare, la produzione di carne contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra e si può affermare che LA PRODUZIONE ALIMENTARE CONTRIBUISCE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO.
Anche se la sicurezza alimentare in molte parti del mondo è migliorata, il “sistema alimentare” non sta favorendo la salute umana, in quanto non sta operando in maniera sostenibile. I pattern alimentari che si basano prevalentemente sugli alimenti di origine vegetale rispetto a quelli che si basano sugli alimenti di origine animale supportano uno sviluppo sostenibile e offrono benefici per la salute dell’uomo e dell’ambiente.”
Emerge quindi che il cibo sostenibile è vegetale (argomento per la verità noto da anni, vedi rapporti FAO del 2006 e del 2013 sulle emissioni dei gas serra) anche se sono molti altri gli aspetti di cui tenere conto (l’uso della chimica in agricoltura, la strada che il cibo percorre dal campo alla tavola, ecc.)
L’argomento è vastissimo e non è mia intenzione banalizzarlo.
Questo articolo vuole essere solo uno spunto di riflessione su un tema che riguarda tutti: ognuno di noi ha una grande potere in quanto la scelta di quale cibo consumare quotidianamente incide moltissimo direttamente ed indirettamente sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
Articolo 1 febbraio 2019 pubblicato su facebook
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